Da un’idea di Valeria Simone e
Neka Bagdavadze
In collaborazione con la compagnia
Menhir
Il progetto H24 _ Acasǎ, rappresenta
l’ultima fase di una più ampia impresa che intende indagare e raffigurare la condizione
delle donne in situazioni di marginalità sociale che si trovano a vivere nel nostro
territorio. Si tratta di un progetto di creatività condivisa, che parte dal coinvolgimento diretto
delle donne di cui raccontiamo le storie.
Dopo aver incontrato numerose donne
migranti, abbiamo sentito la necessità di ‘raccontare’ le storie di donne
straniere che svolgono lavori di cura nella quasi totale invisibilità sociale, ai margini della cultura
dominante e lontane dai nuclei familiari d’origine. H24 _ Acasǎ, è un progetto
partecipato e
che si adatta ad ogni luogo.
Spesso conseguenza di una
disuguaglianza globale, le badanti, colf e bambinaie,
sono vittime di una disparità di genere, per cui, permettendo alle donne
occidentali una maggiore libertà e possibilità lavorative, di fatto, non solo
rinunciano all’accudimento dei propri figli o genitori, ma anche allo status di
cittadine, perché nelle nostre società sono negate allo sguardo ed emarginate; ed essendo spesso
clandestine, non possono rivendicare alcun diritto.
Le donne che partono da luoghi di
estrema povertà, riescono ad ottenere un lavoro ed una ‘autonomia’ (economica)
soltanto assumendo quei ruoli che le donne occidentali rifiutano o sacrificano,
quali appunto l’accudimento dei figli, dei genitori o dei disabili. Accudimento
da una parte rifiutato dalle donne, dall’altra negato da uno stato sociale
assente che trascura irrimediabilmente le necessità dell’assistenza.
Il progetto parte da una ricerca sul
territorio di Ruvo di Puglia attraverso interviste alle donne immigrate che
svolgono lavori di cura.
Il progetto si conclude con un evento,
Acasǎ, dove 6
attrici/autrici, raccontano alcune delle storie ascoltate, e dove saranno
proiettati alcuni video ed esposte alcune foto sull’argomento, frutto della
ricerca svolta.
Si ringrazia l'Ass. alla Cultura Paquale De Palo e la Dirigente ai Servizi Sociali Grazia Tedone
Il progetto è sostenuto dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Ruvo di Puglia
Il progetto è sostenuto dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Ruvo di Puglia